Nel 1184 fu costruito il campanile su di una struttura architettonica già preesistente. Nel lato sud vi fu affissa una storica lapide del 1535. Esso portò campane che nei secoli vennero rifuse o trasferite come quella che per anni lanciò i sui rintocchi dal campanile della Chiesa di San Venanzio.
Nel 1778, in occasione della visita compiuta dal cardinale Alessandro Mattei, vennero benedette nuove campane che furono poi sostituite ad altre nel 1799, fuse dai fratelli RIATTI.
L'attuale torre, alta circa 64 metri è del 1813 come risulta da una lapide affissavi.
È tradizione che nei quattro angoli delle fondamenta vi siano murate quatto bottiglie di buon vino.
Nel 1944 i bombardamenti ne troncarono la cuspide.
La snellezza e l'eleganza la rendono uno dei più caratteristici campanili della diocesi; l'architettura della cella campanaria, ad arco serliano, non ha nulla da invidiare alla torre aleottiana di città. L'autore è sconosciuto.
"Nel 1901 fu costruita l'impalcatura per riparare il parafulmine. Il 12 luglio andai in piedi sopra alla palla e il 13 luglio dodici uomini cenarono sulla piattaforma rallegrando il paese con i fuochi artificiali. Il 15 luglio un concerto di sei musicisti suonò nella piattaforma presso la croce, mentre altri divertivano con fuochi artificiali".
Ottavio Marchesi 1901